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  • Immagine del redattoreCarmelina De Luca

La verità perduta

Aggiornamento: 3 apr 2020

Raccontare la verità è un atto dovuto, in particolare per chi rappresenta lo Stato essendo chiamato a svolgere funzioni pubbliche. Rappresentare la verità alla Corte Costituzionale ed alla Corte di Cassazione è morale, etica e rispetto della Giustizia invece, la Equitalia Spa non lo ha fatto. Non lo ha mai fatto, in nessuna delle sedi giudiziarie. Comportamento inadeguato per inchiodare i contribuenti e riuscire ad incassare atti notoriamente illegittimi. Ciò, a danno dei contribuenti a cui è stato sottratto il diritto ad avere un giusto processo, una giusta sentenza. La notifica effettuata per raccomandata ordinaria è solo un tassello di un procedimento articolato, con inizio e finale different. Difatti, nel momento in cui è iniziato il contenzioso, a cui si riferisce la sentenza 1767\2018 della Corte Costituzionale, la Equitalia Spa già affidava a terzi con gara pubblica il servizio di "acquisizione, elaborazione, stampa ed imbustamento" di tutti i suoi atti incluse le cartelle di pagamento. Cosa significa? Che nel procedimento di riscossione l'AdER-Equitalia svolge solamente il servizio di incasso dei tributi ed organizza e gestisce le gare di sub appalto dei servizi oggetto della concessione che vengono svolti da aziende terze. I medesimi Giudici hanno stabilito che la Equitalia "non ha oneri né di relata di notifica, né di assolvimento di particolari formalità nella predisposizione e consegna al servizio postale − che compie direttamente – dell’atto o degli atti (ove plurimi) inseriti dal mittente medesimo nel plico chiuso da inviare al destinatario." Il Supremo Collegio è stato chiaro, "direttamente" ha un significato inequivocabile. C'è una bella differenza con il sub appalto. In quel momento i Rappresentanti della Azienda di Riscossione avevano la possibilità di rispettare la verità. Potevano decidere se dare onore allo Stato, di cui erano un braccio, e rispettare i diritti dei contribuenti. Hanno deciso di rappresentare infedelmente i fatti perdendo il valore della verità ed insieme ad essa la moltitudine del popolo. Alla luce di questi nuovi elementi, con ogni probabilità, i medesimi Giudici avrebbero emesso una sentenza a favore del contribuente. Una decisione totalmente opposta. Poi, perché esiste sempre un poi, non risponde alla verità l'esenzione alla redazione della relata di notifica. Quella stessa che è rimasta parte integrante della cartella di pagamento, anche con le successive modifiche normative, ed il cui modello è approvato con decreto ministeriale ai sensi dell'art. 25 del Dpr 602\73. Un decreto dispone in materia e se approva anche la conformità della relata di notifica stanno applicando la legge, norme di cui si parla poco o niente. I rappresentanti dell'Ente a cui era stato affidato il servizio di riscossione nazionale, uno dei basilari, non potevano non sapere che al plico chiuso contenente la cartella di pagamento è applicata la relata di notifica che viene redatta e sottoscritta dal postino, prima di staccarla dalla busta ed inviarla al mittente Equitala-AdER. Relata e non raccomandata. Ed è anche questo passaggio ad essere illegittimo e determinante la inesistenza della notifica perché difforme dalle disposizioni di legge. Le massime Corti di Giustizia hanno stabilito la legittimità della consegna mediante raccomandata a\r da parte del Concessionario considerandola "semplificata" ma tutto il procedimento avviene in modo differente. Sono troppi anni che tacciono la verità in tutti gli atti destinati ai Giudici delle differenti competenze e nelle udienze. L'aggravante è che hanno continuato a richiedere somme di atti senza valore anche agli eredi di chi si è tolto la vita. Senza scrupoli, senza rispetto. Nonostante la operatività illegittima hanno continuato a chiedere somme di atti senza valore alle aziende in crisi e non poche portate al fallimento. Hanno pignorato immobili e conti correnti, stipendi e mezzi di trasporto sempre con procedure viziate da inesistenza e nullità degli atti posti in riscossione. Senza pudore e senza rispetto per un popolo intero che è il cuore pulsante dello Stato, tenuto alla legalità ed al rispetto delle leggi. Oggi, noi tutti, chiediamo altrettanto. Chiediamo che la AdER, subentrata in ogni atto alla Equitalia, provveda al risarcimento del danno causato a tutti i contribuenti ed all'annullamento di tutti gli atti. Ciò, in rispetto di tutte le norme che dispongono in materia. Questa è la parte di un copione a cui avevano abbassato il sipario ma c'è sempre un poi. A tutti la sollecitazione di non usare violenza, di tenere a bada la rabbia e stringerla tra i denti, di usare le mani per stringere un amico, di non reagire commettendo reato. Sarebbe gravissimo, imperdonabile permettergli di diventare vittime e voi carnefici. La strada da percorrere è questa, usiamo tutti la legalità. Sappiamo di aver sfidato un potere consolidato, talmente forte da influenzare ogni mente, un potere che incute timore ma è il nostro lavoro e faremo questo percorso insieme. Noi abbiamo scelto di stare dalla parte dei contribuenti, dalla parte più debole, e non ci tireremo indietro.



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